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Bimbi ucraini a scuola nel week end per non perdere le radici

Il sabato e la domenica tra i banchi per imparare lingua, storia e cultura del Paese d’Origine. Ma c’è tempo anche per divertirsi

Roma – 23 settembre 2011 – Aumenta di anno in anno la presenza di minori di origini ucraine in Italia. Alcuni arrivano con i ricongiungimenti familiari, altri nascono qui dalle famiglie ucraine  o miste.

Pur non avendo grandi problemi di integrazione, crescendo nel Belpaese rischiano di perdere le loro radici. È proprio per rispondere al loro bisogno di conservare l’identità  culturale e la lingua dei genitori che alcune associazioni ucraine hanno già organizzato otto scuole, in tutta Italia, aperte nel week end (ecco l’elenco).

Dopo aver frequentando per tutta la settimana le scuole italiane, il sabato e la domenica, bimbi e ragazzi tornano tra i banchi a studiare lingua, storia, geografia, cultura e letteratura ucraina. In alcune scuole si insegna anche l’italiano a chi è appena arrivatoe ci sono poi corsi di musica, disegno, matematica e informatica.

Le scuole “Prestigio” a Roma e “Prima rondine” a Venezia Mestre hanno stipulato anche un accordo con il Ministero della istruzione ucraino. “I nostri alunni hanno così la possibilità di ricevere un diploma riconosciuto, che permette loro di continuare a studiare negli istituti superiori e nelle università ucraine. Una possibilità molto importante per le famiglie che ancora non hanno deciso in quale Paese costruire il loro futuro” spiega Tamara Pozdnjakova, fondatrice di “Prima rondine”.

A istillare “ucrainità” nelle nuove generazioni sono insegnanti professionisti, che in patria lavoravano nelle scuole. Immigrando in Italia per motivi economici hanno tutti cambiato lavoro,  ma non hanno perso la voglia di stare in contatto con i bambini e di praticare il loro vecchio mestiere.

“Appena arrivati a scuola alcuni bambini hanno difficoltà a rispondere in ucraino anche alle domande più semplici. Alcuni lo parlano, ma non sanno leggere e scrivere. Per questo noi ci concentriamoci innanzitutto sull’insegnamento della lingua” Iryna Kuchma, insegnante della scuola domenicale a Giugliano, in provincia di Napoli.

I libri e il materiale didattico è fornito dal ministero della istruzione ucraina o acquistato dai genitori. Ma c’è tempo anche per divertirsi. Oltre alle attività didattiche le scuole organizzano eventi in occasione delle feste nazionali, viaggi e varie attività ricreative, che danno ai bambini la possibilità di fare amicizia con i coetanei.

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Marianna Soronevych

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